Un progetto per la tutela degli anfibi

del Parco della Collina di San Colombano.

Il percorso è stato davvero lungo, ma eravamo preparati e soprattutto decisi ad arrivare alla meta. Ci siamo trovati di fronte ostacoli che a prima vista ci sono sembrati insormontabili, ma grazie alla notevole scorta di ottimismo e di tenacia che teniamo sempre pronta nel nostro zaino – e senza la quale non si può mai partire, qualsiasi sia il viaggio che si vuole intraprendere – li abbiamo superati.

Così siamo arrivati alla meta? In verità non sappiamo quando davvero raggiungeremo la meta ma sappiamo che siamo sicuramente ad una tappa fondamentale del percorso: abbiamo raggiunto il nostro campo base!

Fuor di metafora, la realizazzione degli interventi contenuti nel progetto proposto nel 2019 e successivamente revisionato nel 2020, dal PLIS della Collina di San Colombano in strettissima collaborazione con le associazioni ambientaliste del territorio e finanziato con il contributo di Regione Lombardia e dell’Unione Europea, tramite lo strumento finanziario LIFE, è davvero un grande passo ma è anche l’inizio di un nuovo lungo cammino.

Gli interventi sono stati realizzati con il concorso di risorse di Regione Lombardia e dell’Unione Europea, tramite lo strumento finanziario LIFE nell’ambito del progetto LIFE integrato Gestire 2020 azione C10 “Realizzazione interventi per il miglioramento dello stato di conservazione di Salamandra atra, Rana latastei, Triturus carnifex, Pelobates fuscus insubricus, Bombina variegata ed Emys orbicularis”

Quadro d’insieme degli interventi realizzati con il contributo di Regione Lombardia e dell’Unione Europea, tramite lo strumento finanziario LIFE.

Il primo obiettivo del progetto è quello di proteggere, valorizzare e potenziare gli ambienti umidi presenti nel territorio compreso nel PLIS Parco della Collina di San Colombano.

Sono quindi state individuate quattro aree di intervento: due nel territorio del comune di San Colombano al Lambro (MI) e due nel territorio del comune di Miradolo Terme (PV) scelte in relazione alla loro idoneità ambientale, alla loro potenziale fruibilità e, necessariamente, alla disponibilità delle proprietà private a concedere le aree sottoscrivendo un preciso accordo.

In comune di Miradolo Terme è stata scelta l‘Area di Rilevanza Erpetologica Nazionale “Stagni di Miradolo Terme” e l’area ad essa adiacente in modo da formare una sorta di corridoio di espansione in direzione N.E. Qui sono state realizzate quattro nuove pozze, ciascuna con caratteristiche peculiari, ed è stata riqualificata una risorgiva “storica” .

Le due aree scelte nel territorio del comune di San Colombano al Lambro, il Bosco della Moccia e il Giardino delle farfalle e delle libellule, sono già state in passato oggetto di riqualificazione, sono liberamente frequentate dal pubblico e vengono regolarmente utilizzate dalle Associazioni per attività didattica e divulgativa. Il presente progetto ha rafforzato e meglio indirizzato le loro pontenzialità in funzione di una specifica attenzione alla tutela degli anfibi.

In particolare, lungo il Sentiero Natura, al Bosco della Moccia di San Colombano al Lambro, sono state riaperte due pozze, che realizzate nel 2014 erano ormai quasi completamente chiuse dalla vegetazione e ne è stata scavata una nuova nella stessa area;

mentre agli stagni del Giardino delle farfalle e delle libellule a San Colombano al Lambro sono stati costruiti dei “rifugi” per gli anfibi neometamorfosati e una barriera antigambero per impedire la colonizzazione del famigerato Gambero rosso della Louisiana.

Per le pozze dell’ area di Miradolo e del Bosco della Moccia è dovuto un sincero ringraziamento ai proprietari dei terreni in cui sono state realizzate che ne hanno dato la disponibilità sottoscrivendo un accordo della durata di ben 15 anni.

Ora il cammino che ancora ci aspetta è quello che dovrà portarci a realizzare il secondo obiettivo, chiaramente dichiarato nella parte 5 del progetto, ovvero:

  • incrementare la consapevolezza e l’informazione sul valore e sul potenziale del PLIS della Collina di San Colombano
  • favorire il coinvolgimento della popolazione nelle azioni di tutela e valorizzazione del territorio.

obiettivo al quale punta questo stesso sito.

Chiunque tra gli appasionati di erpetologia, i birdwatchers, i botanici esperti o dilettanti, i fotografi naturalisti, i camminatori solitari, i gruppi di passeggiatori, gli amanti della natura in generale e i curiosi di ogni età possono trovare qualcosa di attraente frequentando il Parco della Collina di San Colombano e le aree della Collina degli anfibi e quando tutti insieme riusciremo a tutelare e a promuovere la ricchezza di biodiversità che questo territorio ancora conserva allora potremo dire di essere arrivati alla meta.

Questo è un traguardo al quale o ci si arriva tutti insieme o non ci si arriverà mai.

E siccome abbiamo ancora una buona scorta di ottimismo e di tenacia, siamo in cammino con la convinzione che prima o poi ci arriveremo!

intervento al webinar informativo sul progetto CLOVER di UNIPV in cui il dott. Andrea Agapito Ludovici di WWF Italia parla degli interventi realizzati nel PLIS del Parco della collina di San Colombano e della loro importanza per la tutela della biodiversità

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