Ciclo vitale

Il ciclo di vita tipico degli anfibi è uno stadio larvale che dura alcuni mesi, seguito da un breve periodo metamorfico, quindi una vita lunga e pluriennale sulla terraferma. Gli adulti tornano in acqua per corteggiare e alla fine depongono le uova. Tuttavia, ci sono molte eccezioni.

La maggior parte degli anfibi possiede un ciclo vitale a due fasi: dalle uova si schiudono larve acquatiche (girini negli anuri e larve negli urodeli) che respirano tramite le branchie. La crescita delle zampe anteriori e posteriori e il passaggio a una respirazione polmonare avvengono alla fine dello sviluppo larvale (metamorfosi). Durante questa fase di transizione, la coda dei girini è assorbita e utilizzata come riserva di energia e gli adulti passano da una dieta erbivora a un’insettivora.

Benché le larve abbiano spesso una vita acquatica, il bisogno d’acqua degli adulti varia secondo le diverse specie. Specie come la Rana rossa e il Rospo comune si trovano in acqua solo durante la riproduzione, mentre le Rane verdi vi si trovano tutto l’anno, compreso il periodo di svernamento.

Gli anfibi svernano in luoghi protetti dal gelo come le fessure nel suolo o sotto la melma degli stagni.

Nella foto sono ritratte due rane che, “disturbate” durante i lavori alla sorgiva dei tritoni effettuati in gennaio, sono emerse dal fondo fangoso .

Le uova degli anfibi non possiedono un guscio calcareo che le protegge dall’essiccazione, pertanto devono svilupparsi in un ambiente acquatico, nel caso in cui venga a mancare l’acqua le larve non potranno svilupparsi

La maggior parte degli anfibi depongono in acqua un gran numero di uova per poi abbandonarle al loro destino, caratteristica comune a tutte le specie presenti nel Parco della Collina di San Colombano, ma altri anfibi hanno sviluppato vari modi di custodire le uova fino alla loro schiusa.

Ci sono invece significative differenze tra Anuri e Caudati sia nelle strategie riproduttive che nel comportamento in periodo riproduttivo.

Per entrambe gli ordini però la metamorfosi è un profondo cambiamento nella forma di un organismo nel passaggio da una fase vitale ad un’altra.

Anuri

La maggior parte degli anuri non possiede un organo copulatore e sono a fecondazione esterna; alcune specie sono ovovivipare (le uova si sviluppano e si schiudono nel corpo della madre).

L’accoppiamento degli anuri viene detto amplesso: il maschio afferra la femmina con le zampe anteriori e mentre la femmina deposita le uova il maschio emette lo sperma che le feconda. Le uova possono essere deposte singolarmente, a gruppi o a nastri.

Nella maggior parte degli anuri le uova schiudono nell’acqua sottoforma di larve acquatiche, molto diverse dagli adulti, che in seguito si trasformano subendo una metamorfosi.

Le larve degli anuri, dette girini, sono profondamente diversi dagli adulti. Possiedono una grossa testa ovale, un corpo tozzo e una lunga coda compressa lateralmente e sono privi di arti. I girini respirano principalmente attraverso le branchie. Nella maggior parte delle specie sono erbivori e possiedono un lungo intestino adattato a digerire le sostanze vegetali; in condizioni di sovraffollamento possono adattarsi ad una dieta carnivora.

Poco dopo la nascita iniziano a formarsi i polmoni e gli arti posteriori; dopo alcuni giorni si sviluppano gli arti anteriori e il girino resta in questo stadio per un certo tempo. In seguito si succedono cambiamenti rapidissimi: si forma una bocca dotata di mandibole, scompaiono le branchie e la linea laterale e si riassorbe il lungo intestino. Gli arti e gli occhi crescono rapidamente. Dopo alcuni giorni la coda si riassorbe e la giovane rana assume l’aspetto simile agli adulti.

Caudati

Gran parte dei caudati sono a fecondazione interna, ma senza il ricorso di un organo copulatore. Frequentemente si possono osservare dei rituali” di corteggiamento piuttosto complessi.

In seguito quando il maschio ha ottenuto l’attenzione della femmina, deposita sul fondo un pacchetto di sperma (spermatofora), di consistenza gelatinosa, che la femmina raccoglie con la cloaca e immagazzina fino all’ovulazione.

Nel tritone crestato italiano le uova vengono deposte singolarmente e ancorate alle foglie delle piante sommerse con l’aiuto delle zampe posteriori.

Ci sono comunque specie che sono a fecondazione esterna e in alcune specie non si osserva lo stadio larvale e dalle uova emergono direttamente i giovani.

Le forme larvali dei Caudati hanno una grande testa con tre paia di branchie e sono tutte carnivore; contrariamente agli anuri, sviluppano prima gli arti anteriori e poi quelli posteriori. Al termine della metamorfosi le specie terrestri iniziano a riassorbire le branchie.

Il grande fascino degli anfibi sta anche nella straordinaria varietà morfologica e comportamentale!

FONTI

Atlante degli Anfibi e dei Rettili della Lombardia – 2004- “Monografie di Pianura” n.5- Provincia di Cremona

V. Ferri – Anfibi e Rettili in Lombardia -1990- Quaderno n.5/90 commisione Conservazione WWF Lombardia

R.M. Schiavo – Gli anfibi in provincia di Cremona – 2001- Centro di documentazione ambientale- Quaderni 11 – Provincia di Cremona

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